Abbiamo avuto l’onore di intervistare Marion Haerty, 4 volte Campionessa Mondiale del Freeride World Tour.
Il Freeride World Tour (FWT) è un circuito internazionale nato nel 2008, che in pochi anni si è imposto come la più importante competizione di Freeride del mondo.
L’atleta del team The North Face, ha conquistato il gradino più alto del podio femminile per la quarta volta (2017, 2019, 2020, 2021). La snowboarder francese ha avuto una stagione sorprendente nel FWT21, ottenendo una vittoria in ogni evento – la prima atleta in assoluto a farlo.
Ciao Marion! Prima di tutto, le nostre più sincere congratulazioni per il traguardo appena raggiunto! Come ti senti fisicamente ed emotivamente dopo questa grande conquista?
Grazie! Sto bene ma sono anche un pò stanca. Mi sono ritagliata un po’ di tempo da dedicare a me stessa, agli amici e alla famiglia per ricaricare le batterie e finire la stagione.
La vittoria è arrivata dopo un anno molto difficile per tutti noi a causa del covid-19. Hai provato qualche emozione particolare, diversa da quelle provate nelle vittorie del 2017, 2019 o del 2020?
Ho cercato di riorganizzare la mia mente in modo diverso. Nonostante durante la pandemia gli ski resort in Francia fossero chiusi, sono sempre rimasta ottimista, cercando di trasformare questi inevitabili cambiamenti di programma in opportunità.
Sei la prima donna a vincere così tanto in questa disciplina. Hai qualche consiglio da dare alle donne?
Consiglio loro di essere coraggiose, pazienti e forti!
Noi seguiamo molto i tuoi canali social e abbiamo visto che ti dedichi anche ad altri sport come l’arrampicata, la mountain bike, la palestra e lo yoga. Trovi benefici pratici da applicare nelle tue discese in snowboard da questi altri interessi ed in particolare dalla meditazione?
Mi piace mettermi alla prova e scoprire altri sport per acquisire abilità e conoscenze che possano essere applicate anche allo snowboard. Per quanto riguarda la meditazione, mi aiuta a superare lo stress e a gestire le mie emozioni, soprattutto durante periodi intensi in cui si susseguono gare, shooting, viaggi…
Scendere pareti così ripide a quella velocità significa anche pianificare strategicamente la propria linea di discesa e, occorre quindi, avere oltre ad una buona preparazione fisica, un’ottima conoscenza della montagna, delle sue caratteristiche e anche fermezza mentale. Quanto tempo al giorno dedichi ad allenare tutte queste abilità?
Dipende dal periodo dell’anno, ma cerco di allenarmi un’ora al giorno. Questo include sia una preparazione fisica ma anche una preparazione mentale, con esercizi di visualizzazione, yoga e respirazione.
Nel tuo sport, e in particolare al FWT, come sono i rapporti con i compagni? È importante per te avere buoni rapporti, oltre che con le persone fidate che ti sostengono, anche con gli avversari?
Non amo i conflitti e anche se siamo in competizione, ho bisogno di tranquillità e di vibrazioni positive per raggiungere i miei obiettivi!
Nel nostro sport prevale la solidarietà, perché ci conosciamo a vicenda e siamo consapevoli di quali siano i rischi in caso di fallimento.
Cosa ti ha spinto a partecipare al FWT e a lasciare lo slopestyle?
Non ero più stimolata dalla coppa del mondo di slopestyle e dagli obblighi della federazione francese. La passione si è riaccesa quando ho scoperto il freeride.
Prima di lanciarti in una discesa, quali sensazioni provi? Vedendoti in azione, ci verrebbe quasi da dire “irrinunciabili” …
Provo sensazioni molto intense ma sono anche davvero concentrata su ciò che mi circonda, sono estremamente attenta e recettiva. Sento quasi un istinto animale.
La montagna può essere la nostra più grande amica ma va sempre temuta… come affronti la paura e i rischi di una discesa?
Accetto di vivere con il rischio e sono pronta ad affrontarne le conseguenze. Preferisco vivere la mia passione appieno anziché fare un lavoro che non mi soddisfa.
In montagna le cose possono cambiare da un minuto all’altro. Che succede se durante la discesa non tutto va come avevi progettato?
È davvero raro che le cose non vadano come avevo previsto, ma quando succede è fondamentale concentrarsi sulla sicurezza!
Abbiamo parlato di aspetti fisici e mentali. Ma come per ogni sportivo, anche la dimensione economica conta. Molti ragazzi si allontanano dallo sport perché scoraggiati dalle prospettive di stabilità economica. Cosa puoi dirci al riguardo? Per te lo snowboard è prima di tutto passione… ma è anche un’occupazione redditizia? In poche parole, è possibile vivere di questo?
Ho iniziato a fare snowboard grazie ai miei genitori che mi hanno fatto trovare una tavola da snowboard sotto l’albero di Natale. Inoltre, ho iniziato a lavorare presto per poter coprire le spese ma non pratico questo sport per i soldi ma per seguire la mia passione.
Abbiamo la possibilità di lavorare durante l’estate per poi concentrarci sullo snowboard durante l’inverno! Ho iniziato a considerare lo snowboard come un vero lavoro solo quando ho vinto il mio primo titolo mondiale.
Hai qualche consiglio per chi ama questo sport e vorrebbe farne la propria ragione di vita?
Segui la tua passione, sii paziente e lavora sodo!
Quali sono state, se ci sono state, le rinunce più difficili che hai dovuto affrontare per avere una carriera come la tua?
Il sacrificio più grande è stata la necessità di accantonare alcuni rapporti poiché non era facile concentrarsi contemporaneamente sia sulla mia carriera che sui miei amici o il mio ragazzo.
Questa grande vittoria è per te più traguardo o più punto di partenza? Quali sono i tuoi progetti futuri?
Fortunatamente sono ancora giovane ☺ questo per me è solo il punto di partenza per nuove sfide. Per quanto riguarda i piani futuri…per adesso preferisco non anticiparli.
Sei felice di far parte della grande famiglia di The North Face? Ti abbiamo vista anche in PULP con Mark Carter, Jess Kimura, Amanda Hankinson ed altri. Com’è stato vivere un’esperienza del genere?
Sono molto felice di far parte del team The North Face! È stata un’esperienza incredibile, loro sono i miei modelli, specialmente Jess… Guardo tutti i suoi video sin da quando ho iniziato!
Qual è il posto nel mondo in cui preferisci fare snowboard?
Quando nevica, uno dei miei posti preferiti è Chamonix! Ma mi piacciono anche Giappone, Alaska, India, Cile…
Grazie per il tuo tempo Marion, ti auguriamo un grande in bocca al lupo per i tuoi obiettivi futuri!