Votato Rider of the Year in Francia nel 2012, 2013 e 2014 e nominato #3 Rider of the year 2015 da Snowboarder Mag, ha entusiasmato la comunità dello snowboard con i suoi ruoli attiranti in film come Dopamine e Heavy Mental. In Origins ha scatenato alcune linee epiche memorabili e one-foot tricks in Alaska.
Il fratello minore della leggenda della grande montagna Xavier, Victor ha adottato l’approccio audace di suo fratello ma ha aggiunto il suo colore freestyle. È più felice quando è davanti a un obiettivo, viaggia per il mondo e produce lungometraggi in luoghi meravigliosi che poche persone hanno visto prima.
Cresciuto nei Pirenei francesi con tre fratelli maggiori e una sorella tutti appassionati di snowboard, era inevitabile che Victor seguisse lo stesso viaggio in montagna. Ricorda di aver chiesto a Babbo Natale un monosci per Natale quando aveva sei anni (fortunatamente l’uomo con la barba sapeva che intendeva davvero uno snowboard) e lo adorava così tanto che lo teneva vicino al suo letto. Vedere i suoi fratelli tornare a casa dalle competizioni con grandi sorrisi sui loro volti lo ha ispirato a lavorare sodo per perfezionare le sue abilità.
Dopo la vittoria di quest’anno al Freeride World Tour 21 abbiamo fatto quattro chiacchiere con il rider francese, grazie al suo sponsor The North Face.
Ciao Victor! Congratulazioni per la vittoria al FWT. Com’è stato tornare a gareggiare dopo un anno così difficile?
Grazie! Questo anno è stato abbastanza difficile poiché non ho potuto stare sulla neve quanto avrei voluto, cosa che ha sicuramente influito sul mio livello di fiducia in me stesso. Però ora mi sento in forma e sono contento del risultato ottenuto.
(Giappone, Canada, Andorra, Austria, Svizzera). Quale tappa ti è piaciuta particolarmente?
A causa della pandemia, quest’anno tutte le tappe si sono tenute in Europa. Tra queste, le mie preferite sono state l’Austria e Verbier.
Il peso del tuo cognome è importante. Hai ricevuto consigli da tuo fratello Xavier per affrontare il FWT?
Il consiglio di Xavier è quello di non pensare alla competizione e ai punti in palio ma di concentrarsi solo sui tricks. Non pensare al trofeo finale e al titolo di campione, focalizzandosi solo sui round-downs, cercando di fare i migliori salti possibili.
Non è sempre facile seguire questo consiglio in quanto spesso devo calcolare con attenzione le mie mosse e pianificare in anticipo.
Nel freeride quello che davvero conta è prendere le giuste decisioni, ma il tempo a disposizione è davvero una frazione di secondo. Qual è il tuo trucco per affrontare il freeride al meglio delle possibilità?
Cerco di essere sempre concentrato e mi alleno durante tutto l’anno per arrivare il più preparato possibile. Svolgo diverse attività durante l’anno, tra cui climbing e surf, che mi consentono di rimanere sempre in movimento e in allenamento. Inoltre, sono seguito da un mental coach che mi aiuta ad esplorare vari aspetti dello sport, per essere preparato non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Hai disceso le pareti di diverse montagne in tutto il mondo ma il tuo cuore rimane sempre a Chamonix? È proprio lì che ricordiamo le spettacolari immagini del tuo Frozen Mind…
Per me Chamonix è speciale, e lo porto sempre nel cuore. È un posto da scoprire continuamente, e tutte le volte che ci vado mi meraviglio di quanto selvaggio sia e penso a quanto sia fortunato.
La tua partenership con The North face è dovuta all’obiettivo comune di raggiungere prestazioni che sembrano impossibili in montagna? La tecnologia Futerelight di The North Face sembra nata per questo. Cosa ne pensi?
The North Face è il miglior sponsor che avessi mai potuto avere. Il brand crede fortemente nelle mie capacità ed è sempre pronto a sostenere i miei progetti. Grazie a loro ho avuto la possibilità di incontrare moltissimi atleti di diversi sport, ognuno dei quali mi ha insegnato qualcosa. Ho potuto lavorare su importanti progetti, come Frozen Mind, e senza uno sponsor che ti supporta sarebbe molto difficile esplorare tutte le mie potenzialità e mettermi alla prova. L’obiettivo comune rimane quello di “never stop exploring”.
Mi piace moltissimo la tecnologia Futurelight, è comoda e perfetta per le mie attività. I capi in Futurelight sono elastici e leggeri, e non sembra nemmeno di averli addosso. Inoltre, è traspirante e spesso non devo aprire e chiudere la giacca in continuazione perché la membrana fa il lavoro al posto mio.
The North Face è molto attento al concetto di sostenibilità. Credi possa essere possibile, in un futuro neanche troppo lontano, una campagna di sensibilizzazione per la protezione della montagna da parte di chi come te la vive ogni giorno? Noi ci auguriamo di si…
Sono entusiasta e orgoglioso di far parte del team The North Face, un’azienda che si impegna attivamente investendo risorse e budget per sostenere cause che le stanno a cuore, tra ci appunto la protezione dell’ambiente e della natura. Spero un giorno ci sia la possibilità di collaborare insieme per sensibilizzare sulla protezione della montagna e degli spazi outdoor.
Grazie per il tuo tempo Victor, ti auguriamo un grande in bocca al lupo per i tuoi obiettivi futuri!