Verrà presentata lunedì alla Conferenza delle Regioni la nuova bozza del documento di proposta per l’utilizzo degli impianti sciistici, da sottoporre al Governo e al CTS, il Comitato Tecnico Scientifico.
Tra le varie proposte apparse nella bozza del Protocollo sanitario, una delle principali riguarda il tetto massimo della vendita degli skipass giornalieri:
“Quale misura preliminare, è necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico, con criteri omogenei per Regione o Provincia Autonoma o comprensorio sciistico da definire successivamente, sentiti anche i rappresentanti di categoria, concordati con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio”.
Nelle zone rosse gli impianti di risalita rimarranno chiusi agli sciatori amatoriali. Nelle zone arancioni gli impianti resteranno attivi con riduzione di portata pari al 50% per cabinovie e funivie, sia nella salita che nella discesa, mentre per le seggiovie è prevista la portata massima al 100%. Nelle cabinovie, funivie e seggiovie sarà obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica anche eventualmente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità.
Il protocollo prosegue dicendo: “Per la discesa a valle in caso di eventi atmosferici eccezionali (es. temporali), ed al fine di evitare o limitare assembramenti di persone presso le stazioni a monte, è consentito per il tempo strettamente necessario l’utilizzo dei veicoli a pieno carico, sempre nel rispetto d’uso di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità”.